“Agroforesta degli impollinatori” – Nel weekend del 4 e 5 marzo si è assistito ad una vera e propria “consociazione” tra piante, persone e territori.
Nel weekend del 4 e 5 marzo si è assistito ad una vera e propria “consociazione” tra piante, persone e territori.
Partiamo dall’inizio: la consociazione consiste solitamente nella coltivazione contemporanea di specie vegetali differenti che vengono collocate in posizione ravvicinata. L’obiettivo della consociazione è quello di realizzare una simbiosi che genera convivenza, legame, accordo e intima unità tra organismi viventi diversi con beneficio reciproco.
Ed un ecosistema sarà tanto più stabile quanto più vi saranno interazioni fra organismi in grado di rigenerare e mantenere una fitta rete di scambi. Questa rigenerazione, però, non si riferisce solo ai servizi ecosistemici, ma anche alle persone.
Un progetto che rappresenta un esempio di lavoro rigenerativo su di un terreno non coltivato da anni, non trattato con pesticidi ed erbicidi.
Gli obiettivi principali sono:
– Ripristinarne la fertilità stimolando la ricostituzione di una corretta microbiologia del sottosuolo.
Ed è quello che è successo nella neonata “Agroforesta degli impollinatori” in questo weekend così speciale a Fiano: un campo di circa 10000 mq di proprietà di Laura Bogaudo, tre realtà diverse – Soulfood Forestfarms Hub Italia di Milano, RIGENERA APS di Torino e Autostrada delle Api che nasce a Fiano e coinvolge i Comuni limitrofi – si sono unite sotto un unico progetto.
Un progetto che rappresenta un esempio di lavoro rigenerativo su di un terreno non coltivato da anni, non trattato con pesticidi ed erbicidi.
Gli obiettivi principali sono:
– Ripristinarne la fertilità stimolando la ricostituzione di una corretta microbiologia del sottosuolo;
– Ricoprire il terreno di fiori e piante utili ad attrarre insetti impollinatori, predatori, competitor di altri insetti dannosi, di modo da ristabilire la più ampia biodiversità insettivora;
– Piantumare un’agroforesta, quindi una foresta edibile con svariate utilità, da quella didattica, fortemente appoggiata dalla proprietaria Laura, a quella di rigenerazione del terreno a quella dell’auto produzione di alimenti sani e nutrienti;
– Coinvolgere e far fare esperienze importanti e vere ai ragazzi: ciò vuol dire stare in campo, fare fatica, vedere gli insetti, toccare la terra anelando in uno sviluppo crescente dell’outdoor education;
L’intento è quello di connotare all’interno di una progettualità più ampia come quella di Autostrada delle Api un sistema agroforestale: una agroforesta o food forest rigenerativa successionale di ispirazione sintropica.